LA BUCA DELL’AMORE (9)

9. GLI ORIZZONTI DEL RAGGIUNGIBILE E DEL CONCEPIBILE

L’illuminazioncina verso cui ogni persona tende, sia che la chiami “illuminazione” sia che la chiami “vicesindaco di Cogoleto”, non è altro che il suo obiettivo concepibile più lontano (parte 8). Tenuto conto che il momento della sua tanto agognata quanto impossibile realizzazione è un punto sulla retta della buca dell’amor proprio (parte 4), le coordinate di questo momento sul piano della saggezza e dell’amor proprio sono

x = sC
y = a(1 - sC)

dove a è l’amor proprio della persona e sC la saggezza del suo obiettivo concepibile più lontano. Sostituendo sC con la sua espressione in funzione di a, si può scrivere

x = 1/√(a2+1)
y = a[1 - 1/√(a2+1)]

da cui si ricava l’equazione dell’orizzonte degli obiettivi concepibili

y = (x-1) √(1/x2 - 1)

cioè la curva su cui giacciono i momenti della realizzazione degli obiettivi concepibili più lontani per tutti i possibili valori dell’amor proprio. In maniera analoga si ricava l’equazione dell’orizzonte degli obiettivi raggiungibili per una certa intelligenza i

y = (x-1) √(i2/x2 - 1)

Le rette nella figura che segue rappresentano cinque buche dell’amor proprio con diverse profondità (a=0.5, 1, 1.5, 2 e 2.5) intersecate dall’orizzonte degli obiettivi concepibili (linea blu) e da quello degli obiettivi raggiungibili per un’intelligenza di riferimento i=0.63 (linea rossa).


I due orizzonti dividono il piano in tre regioni: la regione del raggiungibile (R), quella del concepibile irraggiungibile (CI) e quella dell’inconcepibile (I). La vita di una persona è un insieme di momenti disposti lungo la salita della buca del suo amor proprio: i momenti che stanno a destra della linea rossa non saranno mai vissuti da chi vive in quella buca e non ha un’intelligenza superiore a 0.63, mentre i momenti che sono al di là anche della linea blu non saranno mai nemmeno desiderati, indipendentemente dall’intelligenza che uno ha. Ognuno vive nella sua buca personale, amorevolmente profonda o poco profonda, e il tratto di salita per lui più importante è sempre quello compreso fra l’orizzonte del raggiungibile e l’orizzonte del concepibile, dove risiedono tutte le sue ambizioni frustrate, cioè tutti i momenti che vorrebbe vivere ma che non potrà mai vivere e verso i quali, proprio per questo, srotola e risrotola continuamente la maggior parte dei suoi progetti. Alle persone piace molto di più dedicarsi a quello che non possono raggiungere che a quello che hanno a portata di mano. Si osservi di sfuggita che i tratti di buca contenuti in R hanno tutti la stessa lunghezza, così come quelli in CI, ma in figura sembrano diversi solo perché, per comodità, un’unità di saggezza è stata rappresentata molto più grande di un’unità di amore.
Dalla figura si vede anche che più si scende in profondità nell’amor proprio più gli orizzonti del raggiungibile e del concepibile si avvicinano all’asse dell’ego, tanto che un obiettivo che è inconcepibile per un qualsiasi Luigi (a=2) può essere tranquillamente raggiungibile per un Mario (a=1) sufficientemente intelligente (parte 5). In particolare questo è vero per tutti gli obiettivi con saggezza (so) nell’intervallo

0.45 < so < 0.71


Devo farti vedere una cosa eccezionale.

Scusa, Luigi, non ho molto tempo.

Ecco qua!

Cos’è?

Ti piace?

Molto.

È un berretto.

Sul serio?

Sì.

Bello.

Questa è la visiera coi pannelli solari, questa è la copertura di stagnola per proteggersi dai raggi cosmici e questo è il sacchetto impermeabile per le emergenze.

Che emergenze?

Nel caso sulla Luna non ci fosse la toilette.

Ho capito.

È il berretto di Louis Armstrong.

Neil Armstrong.

Questo non lo so. Tu che fai di bello?

Frequento un corso di sommelier.

Ah, mi spiace.

In che senso?

Spero non sia contagioso.


Più una persona è immersa negli abissi del suo amor proprio più i suoi orizzonti sono ristretti, cioè meno riesce ad allontanarsi da sé o anche solo a concepire l’idea che si possa allontanare. Inoltre all’aumentare dell’amor proprio l’orizzonte del concepibile tende a sovrapporsi all’orizzonte del raggiungibile. Per rendersene conto basta considerare l’intervallo di saggezza fra il raggiungibile e l’inconcepibile

∆s = sC - sR

cioè

∆s = (1-i) / √(a2+1)

e osservare che, tenuta fissa l’intelligenza, ∆s tende al suo estremo superiore quando l’amor proprio tende ad annullarsi

lima→0 ∆s = 1-i

e tende ad annullarsi quando l’amor proprio tende all’infinito

lima→∞ ∆s = 0

Ci sono quindi due tipi di persone che riescono a raggiungere quasi tutto quello che concepiscono (∆s≈0): le persone molto intelligenti (i≈1) e le persone che si amano molto (a»1), anche se ci riescono per due motivi completamente diversi.