LO SFOGATOIO

Buongiorno. Vorrei un grillino, un punkabbestia, uno che fa notare che le bistecche sono cadaveri e un mazzetto di quelli che parlano al cinema.

Purtroppo al momento i grillini li ho finiti.

No, su serio?

Mi spiace, li ho tutti fuori. Quelli che parlano al cinema li vuole adolescenti o pensionati?

È uguale. Bisogna aspettare molto per il grillino?

Tre giorni.

Cosa!? 

È urgente?

Urgente? Guardi la mia faccia!

Oddio, che le è successo?

Mi sono dovuto prendere a schiaffi! Ieri sera sono andato davanti allo specchio, ho gridato qualche slogan contro la casta e mi sono preso a schiaffi.

Ascolti, se vuole posso farglielo io, il grillino.

Nel senso...

Mi vesto da grillino, mi ungo un po’ i capelli e dico due cazzate sull’euro.

Sarebbe davvero così gentile?

Tiro giù un attimo la serranda e andiamo sul retro, okay? Mi lasci solo mettere il casco e la conchiglia.

La conchiglia?

Per i calci nei testicoli.

Fantastico!

Mi raccomando: niente dita negli occhi, niente testate sul naso e niente calci nelle rotule, okay?

Okay.

Ci terrei a non finire all’ospedale.

Non si preoccupi, non sono mica sadico. Alla fine di tutto posso pisciarle in testa?

Questo le costerà un po’.

I soldi non sono un problema.

Va bene.

Le dico cosa deve dire.

Non devo dire “tutti a casa”, “sveglia” e “l‘onestà andrà di moda”?

No no, ormai ‘ste cose non le dicono più neanche loro. Dica “Il Costa Rica ha abolito l’esercito ed è lo Stato più sicuro dopo il Vaticano”.

Aspetti, prendo una penna.

“Le multinazionali della mozzarella di bufala stanno distruggendo la rinomata biodiversità campana” e “il popolo italiano è stato per vent’anni nelle mani di una casta di politici corrotti il cui unico obiettivo era quello di distruggerne la civiltà, l’identità storica e la struttura socioeconomica”.

Socio... economi... ca. Okay, nient’altro?

Dopo di che io le chiederò: “scusa, per curiosità, ma tu che votavi prima?”.

Ah, c’è anche l’interazione verbale.

E lei mi risponderà.

Cosa le risponderò?

“Berlusconi”.

No.

Come “no”?

No.

Per favore.

È troppo.

Preferisce dire “il centrodestra”?

Non è la parola, ma il concetto.

Ci vuole un attimo.

Okay, però lo dico senza conchiglia.