LETTERA APERTA AI RAZZISTI

Ciao, persona che pensi che “straniero” sia sinonimo di “pericoloso” (per brevità “razzista”).
So che non ci conosciamo, ma avrei una cosa importante da dirti: essere razzisti non è immorale, come tu pensi ti venga rimproverato e magari te ne compiaci pure (“io sono cattivo, gli altri sono buonisti”). Essere razzisti è cretino.
Ok, in realtà è anche immorale, almeno secondo la mia personale classifica dei valori:

1. Razionalità
2. Umanità
3. Pita gyros

ma, prima ancora che immorale, è profondamente e insuperabilmente cretino (spero che la parola "cretino" non ti offenda, dopotutto sei contrario al politicamente corretto, giusto?).
Per esempio, prendiamo un popolo fra i più odiati della Terra: i proprietari di Audi. Come sai, esiste un pregiudizio molto diffuso secondo cui queste persone sarebbero dei patetici coglioni. Sarà vero? Non sarà vero? A molti viene il dubbio visto che, si dice, quando vedi uno fare una cazzata in autostrada, nove volte su dieci è un'Audi: se suona il clacson per chiedere strada è un'Audi, se fa lo slalom in mezzo al traffico è un'Audi, se è ribaltato in mezzo a un campo è quasi sempre un'Audi, per cui viene spontaneo chiedersi: sarà l'Audi che attira i coglioni o si diventa coglioni quando si guida un'Audi? O forse, molto più semplicemente, succede che quando a fare una cazzata è un'Audi, ci si fa caso, mentre quando la cazzata è fatta da un altro non ci si fa caso? Questo tipo di selezione dei fatti è una cosa che facciamo tutti senza nemmeno accorgercene: i fatti che confermano i nostri pregiudizi li chiamiamo "prove", quelli che li negano li chiamiamo "eccezioni". "Ci sono anche Audi per bene", si dice. Non tenere conto di questo difetto del cervello umano è già di per sé abbastanza cretino, ma tu, caro Razzy, fai anche di meglio.
Supponiamo che fra quelli che hanno l’Audi ci sia effettivamente un piccolo ma significativo surplus di coglioni. È possibile, dopotutto i coglioni esistono e, quali che siano i motivi, non è detto che siano distribuiti uniformemente fra tutte le case automobilistiche. Io non so se è vero, ma ammettiamolo. Ora, cosa fai tu quando entri in contatto con uno sconosciuto con l'Audi? Lo consideri automaticamente una minaccia per la sicurezza stradale e, pur non sapendo niente di lui, lo ritieni responsabile di tutto il male che hanno fatto le Audi in tutta la storia dell'umanità. In poche parole giudichi una persona non per quello che è, ma per il gruppo di persone cui appartiene. Invece di attribuire a uno la responsabilità delle sue azioni personali, gli attribuisci la responsabilità delle azioni di alcuni suoi simili, fra l'altro i suoi simili peggiori, mica i premi Nobel. Immagino che tu, quando vai all'estero, pretenda di essere giudicato per quello che hai detto e fatto, non per quello che ha detto e fatto Bernardo Provenzano. È una cosa ovvia, eppure, questa cosa così ovvia che applichi a te stesso, non sei capace di applicarla agli altri. Ecco perché sei un cretino.